Vuoi vestiti davvero puliti? Il ciclo di lavaggio che fa la differenza

Scegliere il programma più adatto per la lavatrice è fondamentale, non solo per ottenere capi perfettamente puliti, ma anche per evitare inutili sprechi di energia e preservare la qualità dei tessuti. Il primo passo consiste nell’identificare il modello della propria lavatrice e, successivamente, selezionare il programma più indicato in base alle esigenze specifiche del bucato. Questo approccio permette di ottenere risultati ottimali e di prendersi cura dei propri indumenti nel modo migliore.

Come suddividere i capi da lavare

Per evitare spiacevoli inconvenienti, è essenziale suddividere accuratamente i capi prima del lavaggio. È importante separare i bianchi dai colorati, i delicati dagli indumenti più resistenti, e considerare anche la tipologia di tessuto. Ad esempio, lana, seta e cotone richiedono temperature di lavaggio differenti, ciascuna necessaria per preservare le caratteristiche dei materiali.

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Per quanto riguarda i colori, i capi bianchi possono essere lavati insieme a quelli beige, panna o grigi chiari, mentre gli indumenti scuri vanno sempre lavati separatamente. Lo stesso vale per asciugamani, biancheria intima e capi particolarmente delicati, che richiedono attenzioni specifiche per evitare danni o deformazioni.

Prima di avviare il lavaggio, è buona norma controllare le tasche per rimuovere eventuali oggetti dimenticati, che potrebbero causare danni sia ai capi che alla lavatrice. Inoltre, per i capi macchiati, è consigliabile pretrattare le macchie prima di inserirli nel cestello, così da ottenere un risultato impeccabile.

Programma da impostare

Dopo aver caricato la lavatrice, aggiunto detersivo e ammorbidente, è il momento di selezionare il programma più adatto. Questa scelta, sebbene possa sembrare complessa, diventa semplice con un po’ di esperienza e familiarità con i simboli presenti sia sulla lavatrice che sulle etichette degli indumenti.

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I simboli sono fondamentali per scegliere il lavaggio corretto. Sulle etichette dei capi sono riportate istruzioni precise: ad esempio, la vaschetta dell’acqua indica che il capo può essere lavato in lavatrice, mentre una X suggerisce di evitarne l’uso.

Il triangolo segnala la possibilità di utilizzare la candeggina, mentre una o due linee sotto la vaschetta indicano la necessità di un lavaggio delicato, a basse temperature e di breve durata, per proteggere i tessuti più sensibili.

E per la temperatura

La maggior parte delle lavatrici offre programmi preimpostati con temperature specifiche, che spesso non possono essere modificate. Ad esempio, la temperatura 0 corrisponde ai lavaggi a freddo, ideali per tessuti delicati come la lana. Tuttavia, le opzioni non finiscono qui.

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Temperature comprese tra i 30 e i 40 gradi sono indicate per capi sintetici, jeans, asciugamani, tovaglie e altri tessuti di uso quotidiano. Il lavaggio a 60 gradi è invece consigliato per indumenti molto sporchi, come strofinacci, tappeti o biancheria con macchie persistenti.

Infine, la temperatura di 90 gradi viene utilizzata principalmente per eliminare batteri e igienizzare a fondo, ma va impiegata solo occasionalmente, poiché può danneggiare le fibre dei tessuti. Questo programma è spesso usato a vuoto per pulire e disinfettare il cestello della lavatrice stessa.

E per la centrifuga

Regolare la velocità della centrifuga consente di ridurre i tempi di asciugatura dei capi. Anche in questo caso, la lavatrice offre programmi preimpostati, ma è importante non superare mai gli 800 giri al minuto per evitare di danneggiare o restringere i tessuti.

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I capi delicati, come quelli in lana, non tollerano centrifughe superiori ai 400 giri, mentre per la seta è preferibile escludere del tutto la centrifuga. In definitiva, esistono numerosi accorgimenti per ottenere un bucato perfetto: basta conoscerli e acquisire un po’ di pratica.

Infine, è importante non sovraccaricare mai il cestello durante il lavaggio, per evitare danni sia ai capi che alla lavatrice. Allo stesso modo, avviare la lavatrice con pochi indumenti non è consigliato, poiché non si ottimizzano i consumi di acqua ed energia.

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