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Alimentazione casalinga e BARF

Alimentazione casalinga: naturalmente sarebbe la soluzione ideale ma il problema è che èdi difficilissima preparazione.

Pressochè tutti quelli che fanno il “fai da te” finiscono per fornire diete sbilanciate al cane in quanto vengono generalmente considerati meno di 10 elementi sugli oltre 40 fondamentali da considerare nella formulazione di una dieta completa.

Di solito si guardano proteine, carboidrati, fibre e grassi, raramente anche calcio e fosforo, ma ci sono anche tutti i minerali, rame e zinco, alcune vitamine come la D che in molti casi, nella dieta fai da te è stata trovata sia carente che in eccesso anche fino a 10 volte, con gravi danni per la salute.

Sostanzialmente calibrare una dieta bilanciata per un soggetto è talmente complesso che anche i veterinari esperti di alimentazione utilizzano per i calcoli dei software appositi che tengono conto del REALE fabbisogno e considerando TUTTI gli elementi. Basti pensare che un pezzo di carne di uno stesso bovino, a seconda del taglio, può fornire elementi differenti ed in quantità diverse.

Tra l’altro, fondamentale della dieta casalinga, è usare prodotti di buona qualità e non scarti di macellaio, e questo comporta una spesa non indifferente. Come detto sopra infatti, ci sono tagli più nutrienti e tagli meno, tagli più grassi e meno grassi... con gli scarti di solito si casca male. Infine, cani con dieta casalinga, devono essere sottoposti a controlli frequenti proprio perché, nonostante tutti gli accorgimenti, una formulazione bilanciata è davvero difficile.

Una dieta a base di carne, riso, verdura e frutta, non solo non è sufficiente (manca ad esempio una fonte di calcio), ma il bilanciamento degli alimenti e il tipo di carne da scegliere in base agli apporti necessari, è molto complesso.

 

Dieta BARF: è una dieta molto in "voga" ultimamente e consiste nell'alimentare il cane con cibi crudi (carni, ossa, verdure, frutta).  Sostanzialmente valgono gli stessi problemi della dieta casalinga con in aggiunta alcuni elementi:

1. Le ossa non dovrebbero MAI essere date intere. Da intere infatti non è assolutamente possibile calcolare la quantità reale di calcio assorbito e sia una carenza che un eccesso di calcio sono molto pericolosi anche nei cani adulti. Viene consigliato l’uso di ossa tritate o in polvere, le quali permettono una certa precisione nel calcolo del calcio fornito e inoltre evitano il rischio di lacerazioni che, nonostante i barfisti neghino, capitano e non poi così di rado anche con le ossa crude.

2. L’unica carne sicura da somministrare cruda è quella di bovino. Secondo le leggi italiane infatti, essendo questa carne spesso usata cruda anche dalle persone, è l’unica che per legge deve essere priva di batteri. Altre carni ed in particolare pollo, tacchino e maiale sono pericolosissime crude in quanto la legislazione non prevede che siano vendute prive di batteri dato che si sa che devono essere ben cotte. Diventa dunque molto alto il rischio di contaminazione ad esempio da salmonella che poi, dalle feci del cane, potrebbe diventare pericoloso anche per altri cani e anche per bambini.

3. Non esistono riscontri scientifici che dimostrino che la Barf dia qualche beneficio in più rispetto alla cucina cotta, nemmeno in paesi come la Germania in cui la Barf è molto più diffusa. Tale diffusione è dovuta al fascino del “ritorno alle origini”, senza però considerare, oltre alla difficoltà della dieta bilanciata come per la dieta casalinga cotta, gli alti fattori di rischio e una evidenza lampante: la assoluta maggiore longevità dei cani di oggi.